martedì 10 giugno 2008

Viaggio nella desolazione della vita

Gli Agalloch non calcano grandi palchi (anzi di live shows ne fanno ben pochi) ma questi tre ragazzi dell’Oregon sono riusciti a produrre con ogni album un capolavoro sconosciuto alla gran parte del mondo Metal.

The Mantle, il loro secondo album, apre sulle note dell’evocativo intro ambient “A Celebration For The Death Of Man...”, ma non lasciatevi ingannare: già sulla canzone successiva John Haughm si cimenta in un cantato screaming alternato a cori eterei. Le chitarre acustiche sono prominenti un po’ in tutto l’album, persino su “I Am The Wooden Doors”, il pezzo forse più black dell’opera, mentre su “The Lodge” lasciano spazio al suono più fosco di un violoncello. Eleganti e curate, le canzoni scorrono l’una dopo l’altra come se fossero una traccia unica, e in effetti sono un continuum sia musicalmente che per quanto riguarda i testi, intensi, complessi e decisamente criptici. Una vena gotica e lugubre scorre per tutto l’album, passando dalla ricerca di Dio, all’oscurità delle tombe, a fantasmi disperati, fino a una riflessione sulla fragilità della vita e della Terra.

La musica magica e sublime degli 11 minuti di “The Hawthorne Passage”, a tratti più epica e solenne, a tratti più atmosferica e evocativa, ci porta verso quella che è la conclusione perfetta, “A Desolation Song”, che racchiude ed esprime intensamente lo spirito di solitudine e desolazione dell’intero disco, con Haughm che sussurra all’ascoltatore ormai ipnotizzato la sua tragica visione della vita in cui nemmeno l’amore è capace di dare sollievo.

In conclusione, questo è un album che, per essere americano, racchiude raffinatissimi pezzi dalle sonorità decisamente europee, anzi scandinave. Atmosferico e solenne, con quella giusta dose di black per non renderlo troppo soft, The Mantle è un disco perfetto per chiunque voglia sentire una musica originale e ricercata.


Band: Agalloch

Album: The Mantle

Etichetta discografica: The End Records

Anno: 2003

Genere che più si avvicina all’album: Atmospheric Post – Black Metal

Pagina ufficiale: http://www.agalloch.org/

MySpace: http://www.myspace.com/agalloch

Band:

John Haughm − vocals, guitar
Don Anderson − guitar
Jason William Walton − bass guitar

Tracks:

  1. A Celebration for the Death of Man...
  2. In the Shadow of Our Pale Companion
  3. Odal
  4. I Am the Wooden Doors
  5. The Lodge
  6. You Were but a Ghost in My Arms
  7. The Hawthorne Passage
  8. ...and the Great Cold Death of the Earth
  9. A Desolation Song


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