venerdì 30 maggio 2008

Saltatio Mortis: il rock medievale arriva a Bologna

Saltatio Mortis, 25 Maggio 2008, Live @ Dark Folk Fest, Estragon, Bologna


Chissà cosa avranno pensato gli otto musicisti è dei Saltatio Mortis quando salgono sul palco di un Estragon semivuoto. Se per i Faun che li precedevano si erano radunati ben 150 fan, quando è stato il turno degli headliner del Dark Folk Fest nemmeno la metà dei paganti si è radunata sotto al palco
.

E, almeno inizialmente, una buona parte di questi sembrava fosse rimasta non per partecipare al concerto, ma solo per fare numero. Eppure, i tedeschi, da professionisti che sono, hanno provato a coinvolgere tutti, iniziando con tre scatenate canzoni puro stile “Mittelalter Rock”, mix di cornamuse, percussioni, ciaramelle (tipici flauti medievali), tratte dal nuovo album, “Aus Der Asche”, che, con ben 11 canzoni su 19, sarà il più rappresentato nella setlist della serata. Alea, il vocalist dai capelli rossi, un concentrato di energia pura in 1.70 scarsi, cerca di scuotere il pubblico dal torpore con l’aiuto della prima fila. Gli altri sette musicisti non sono da meno, soprattutto il virtuoso multi-strumentista Cordoban e il simpatico Thoron che passa con uguale disinvoltura dalla cornamusa alle percussioni.

La band sfodera i pezzi più rock dell’ultimo album, tra cui “Koma”, “Sieben Raben” e “Uns gehort die Welt”, che sembrano raccogliere consensi dal pubblico, prima di passare a una breve parentesi semiacustica. Ecco venire avanti il gigantesco batterista Lasterbalk con un tamburo in mano per introdurre “Choix des Dames” cantata in francese da Alea e Falk, di solito alla ghironda e cornamusa, seguita poi dalla storica “Equinox”. Non manca comunque nessuno dei pezzi più famosi, come “Tritt Ein”, durante la quale Alea riesce a far cantare il pubblico, dopo una “breve lezione di tedesco”, il trascinante combo di “Keines Herren Knecht” e “Falsche Freunde”, e la più elettronica “Dunkler Engel”.

Inaspettatamente l’esiguo pubblico italiano si scatena in cori di “Zugabe!”, cioè “Bis!”in tedesco, che convincono la band a tornare sul palco, soddisfacendo il pubblico che richiede “Licht und Schatten”. Chiude la serata la ballata acustica “Nichts Bleibt Mehr”, nella quale il chitarrista, Samoel e il bassista Frank, rimasti in posizione più defilata durante il concerto, hanno la loro occasione di stare nello spotlight.

Nei giganteschi festival tedeschi o davanti a una manciata di fan, i Saltatio Mortis non si risparmiano mai; e così è stato anche al Dark Folk Fest dove la band ha regalato ai pochi presenti uno show travolgente e dai suoni impeccabili, reso ancora più coinvolgente da un frontman come Alea, che non perde occasione per scambiare una battuta con il pubblico. Più di così non si poteva proprio chiedere ai Saltatio Mortis; il pubblico italiano invece avrebbe potuto partecipare maggiormente, sia in termini numerici sia durante il concerto.

Setlist:

Intro
Prometheus
Tod und Teufel
Worte
Salz der Erde
Wirf Den Ersten Stein
Koma
Irgendwo in meinem Geiste
Sieben Raben
Tritt Ein
Dunkler Engel
Uns gehort die Welt
Choix des Dames
Equinox
Varulfen
Keines Herren Knecht
Falsche Freunde
Spielmannsschwur

Licht und Schatten
Nichts Bleibt Mehr



Band
:


Alea der Bescheidene (vocals, chitarra, ciaramella, scacciapensieri, didgeridoo)
Cordoban der Verspielte (ciaramella, cornamusa, flauto, violino)
Bruder Frank (basso)
El Silbador (cornamusa, ciaramella)
Falk Irmenfried von Hasen-Mümmelstein (ghironda, ciaramella, cornamusa)
Lasterbalk der Lästerliche (batteria, percussioni)
Samoel (chitarra)
Thoron Trommelfeuer (ciaramella, cornamusa, percussioni)

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